Acetaia Rossetti

Una storia di famiglia. Dal 1750, è a quella epoca che risale la prima batteria dell’Acetaia, batteria che ancora oggi viene utilizzata. Da allora, di generazione in generazione, venne aggiunta una batteria ad ogni nuova nascita, come da tradizione delle famiglie del territorio. Ancora oggi la nostra famiglia continua ad alimentare quella stessa cura e passione, proseguendo a far riposare il nostro aceto in alcune di quelle stesse botticelle, che dal 1750 ne custodiscono l’arte e i segreti.

Tradizione e cura per la qualità, un saper fare che conserviamo da generazioni e che risuona nell’ultima botte. Una premura quotidiana e la pazienza dell’attesa, perchè il nostro prodotto maturi e diventi l’eccellenza riconosciuta. Uva e maturazione nel nostro territorio.

Il segreto è racchiuso nelle botticelle secolari, di legni pregiati, gelso, castagno, ginepro, ciliegio e rovere, ed ognuno dona al prodotto una particolare caratteristica, processo fondamentale dell’iter di produzione. Le vere protagoniste che custodiscono e accompagnano il nostro aceto fino all’ultimo passaggio, prima di essere condiviso con i nostri clienti.

La capostipite

La capostipite principale dell’Acetaia, è una botte realizzata in pregiato ciliegio, risalente al 1750.

Alcune botti, portano le iniziali della famiglia di origine, in quanto era costume per le famiglie più abbienti, donare la batteria come dote della sposa.

Legni pregiati

Molte delle altre botti della Acetaia, risalenti a prima della seconda metà del ‘900, sono proprietà di pregio in quanto realizzate con legni ad oggi protetti come Ginepro e Gelso, in grado di conferire sapori, colori e profumi unici. Le nostre batterie inoltre sono composte da formati differenti delle classiche botti, come i tini. La varietà di formati, unita a quella dei legni rende ancor più pregiata la nostra collezione.

Tradizioni antiche

La parte più antica dell’Acetaia, dove facciamo riposare il prodotto più vecchio (anche oltre i 25 anni), si trova ancora oggi nel sottotetto della casa padronale, da sempre luogo scelto per le particolari caratteristiche e sbalzi termici, i quali permettono al prodotto di maturare o riposare al meglio a seconda delle stagioni.